Caro Renzi,
senza dubitare della bontà delle
intenzioni, né della nobiltà dei principi che le sottendono, mi sento di
osservare che una parte dell’elettorato non ha ancora ben compreso l’urgenza, né
i dettagli della battaglia che si sta conducendo sullo “Ius soli”.
Sono certo che siamo in molti ad
ammetterne l’opportunità, ma se si ascoltano i commenti di comuni cittadini che
avvertono l’urgenza di ben altre priorità, mi sembra di capire che potremmo
trovarci di fronte all’ennesima rischiosa scommessa. Malgrado qualche lieve segno
di ripresa, il malessere generale imperversa ancora tra la gente che attende ben
altri segnali. Il problema della corruzione (che rimane incontrastato, malgrado
qualche recente misura che non sembra affatto risolutoria), il fenomeno dei
privilegi che non si riescono a sradicare e di un malcostume che sembra
dilagare a dispetto delle voci indignate di una maggioranza che ha perso
fiducia nella politica, rimangono istanze prive di risposte chiare, decise e
definitive.
Perché non si rinvia a tempi
migliori la campagna sullo “Ius soli” e si affronta con la stessa
determinazione il problema del bubbone che sta macchiando inesorabilmente la
nostra società? Non vorrei che si commettesse lo stesso errore che ha fatto naufragare
un referendum “tutto o niente”, che la gente non ha compreso e che ha scambiato
per l’ennesima sfida insensata. Per conquistare il cuore della gente bisogna
combattere battaglie che tutti comprendono e che avvertono come esigenza comune
e irrinunciabile.
Nip
Anche se in ritardo, rispondo al commento solo per sottolineare che il mio riferimento allo "Jus soli" non voleva sollevare questioni di così straordinaria portata, nè assumere posizioni pro o contro. L'intento era solo quello di sottolineare la necessità di un impegno politico verso problematiche sociali che investono vaste masse di cittadini italiani i quali attendono risposte a problemi molto meno ampollosi ma molto più urgenti da un punto di vista di bisogni e diritti di massa.
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