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lunedì 5 dicembre 2016

La gratitudine verso gli elettori del NO

Ho fatto apertamente il tifo per i sostenitori del SI, pur prevedendo la probabile vittoria del NO.
Non immaginavo, però, l’enorme distacco che ha sancito una vittoria “schiacciante”, avvalorata dall’elevata percentuale dei votanti.
Nessun dubbio, pertanto, sulla sconfitta clamorosa che ha indotto Renzi alle dimissioni, secondo me prevedibili e condivisibili.
Ora è tempo di bilanci e riflessioni ed io penso che c’è tanta gente che deve gratitudine alla grande massa degli elettori “vincenti”, ai quali si deve il sacrosanto rispetto.
“In primis” si possono elencare tutti i leader politici che si sono impegnati a sostenere il NO con una passione che ha spinto molti di loro a costruire le tante “bufale” circolanti (ma, a questo punto, si può dire che sono state inefficacemente smascherate). Molti di questi leader stanno scaldando i motori perché si sentono legittimati a riprendere la scena che avevano dovuto abbandonare in precedenza.
Poi ci sono i Senatori. Oggi ne ho sentito alcuni alla radio ed erano letteralmente euforici per la vittoria del NO ma, implicitamente, per aver salvato la poltrona. La gratitudine del personale dipendente dal CNEL è sacrosanta, anche se sul loro “collocamento” non c’erano preoccupazioni di sorta. Penso  debbano essere molto più grati coloro che direttamente o indirettamente conservano utili o privilegi derivanti dal “salvato” Consiglio Nazionale. Non possono sussistere dubbi sulla gratitudine (anche se differentemente dosata) dei consiglieri regionali che conservano i lauti compensi. Poi ci sono i partiti, i cui gruppi parlamentari continueranno a percepire le “milionate” di  rimborsi elettorali. Un esercito di “grate” persone che per discrezione evitano di esprimere apertamente la loro gratitudine, ma che avrebbero tutto il dovere di farlo!


Nip



1 commento:

  1. Un popolo che si lamenta ma ragiona solo con la pancia, non ha (e forse neanche merita) un futuro..

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