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sabato 2 gennaio 2016

Tanti auguri caro Matteo, ...però...


Gli ultimi dati relativi alla crescente fiducia degli italiani ed ai timidi segnali di ripresa che confermano il trend positivo, fanno ben sperare. Perciò,  auguri caro Matteo, con la speranza che il percorso avviato possa proseguire senza intoppi, visto che, contro ogni aspra critica degli oppositori, certi risultati positivi si stanno rivelando innegabili.
Abbiamo bisogno, però,  di altri segnali per sperare che  il comune cittadino possa superare la delusione dovuta alla persistenza di palesi ingiustizie. Mi riferisco alla inammissibile sproporzione tra i modesti benefici che il cittadino comincia a ricevere e l’infinità di ingiusti privilegi ancora esistenti e che offendono  la dignità delle moltitudini che operano in silenzio, garantendo la sopravvivenza di questo nostro martoriato Paese.
Vedi caro Matteo, la gente segue le aspre critiche di coloro che a parole promettono la salvezza, anche se costoro non fanno altro che sfruttare gli  effetti del “promettere”.  Tu mi dirai che le tue promesse si stanno concretizzando, mentre quelle di  alcuni politici che adesso promettono, si sono disastrosamente vanificate quando questi governavano; potresti aggiungere che gli altri, che fino ad ora hanno governato solo qualche Ente locale, non possono essere giudicati “affidabili”.
Io stesso aggiungo di temere l’eventuale affidamento delle sorti del nostro amato Paese a questi ultimi, considerati gli elevati rischi che comportano certe posizioni radicali.
Non mi sento di criticare, però, i molti cittadini che ripongono fiducia in loro, perché in assoluta buona fede, in quanto ciò che li convince non può essere criticabile. Mi riferisco alla sfrontatezza dei super-privilegiati che continuano a mortificare gli onesti lavoratori che vivono di stenti, mentre loro sperperano patrimoni pubblici e non pagano mai il conto. Mi riferisco all’elevato tasso di impunità che mortifica ogni coscienza che voglia definirsi civile. Mi riferisco alla crescente rassegnazione della moltitudine degli onesti mortificati da un mondo che sembra smarrire il valore dell’onestà.
Il mio augurio per il nuovo anno perciò, caro Matteo, lo affido alla speranza che tu possa spendere la parte migliore della tua grinta per fornire le risposte di giustizia, di correttezza, di equità e di onestà che la gente comune ancora si attende. 
Sono convinto che un segnale forte verso tale direzione ti possa far pronunciare con maggiore forza l’invito a sostenere il Governo, ivi compreso l’invito a votare a favore in occasione del prossimo Referendum Costituzionale.


Nip

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