Gli ultimi dati relativi alla
crescente fiducia degli italiani ed ai timidi segnali di ripresa che confermano
il trend positivo, fanno ben sperare. Perciò,
auguri caro Matteo, con la speranza che il percorso avviato possa
proseguire senza intoppi, visto che, contro ogni aspra critica degli oppositori,
certi risultati positivi si stanno rivelando innegabili.
Abbiamo bisogno, però, di altri segnali per sperare che il comune cittadino possa superare la
delusione dovuta alla persistenza di palesi ingiustizie. Mi riferisco alla
inammissibile sproporzione tra i modesti benefici che il cittadino comincia a
ricevere e l’infinità di ingiusti privilegi ancora esistenti e che
offendono la dignità delle moltitudini
che operano in silenzio, garantendo la sopravvivenza di questo nostro
martoriato Paese.
Vedi caro Matteo, la gente segue
le aspre critiche di coloro che a parole promettono la salvezza, anche se
costoro non fanno altro che sfruttare gli
effetti del “promettere”. Tu mi dirai
che le tue promesse si stanno concretizzando, mentre quelle di alcuni politici che adesso promettono, si sono
disastrosamente vanificate quando questi governavano; potresti aggiungere che gli
altri, che fino ad ora hanno governato solo qualche Ente locale, non possono
essere giudicati “affidabili”.
Io stesso aggiungo di temere
l’eventuale affidamento delle sorti del nostro amato Paese a questi ultimi,
considerati gli elevati rischi che comportano certe posizioni radicali.
Non mi sento di criticare, però,
i molti cittadini che ripongono fiducia in loro, perché in assoluta buona fede,
in quanto ciò che li convince non può essere criticabile. Mi riferisco alla
sfrontatezza dei super-privilegiati che continuano a mortificare gli onesti
lavoratori che vivono di stenti, mentre loro sperperano patrimoni pubblici e
non pagano mai il conto. Mi riferisco all’elevato tasso di impunità che
mortifica ogni coscienza che voglia definirsi civile. Mi riferisco alla
crescente rassegnazione della moltitudine degli onesti mortificati da un mondo
che sembra smarrire il valore dell’onestà.
Il mio augurio per il nuovo anno
perciò, caro Matteo, lo affido alla speranza che tu possa spendere la parte
migliore della tua grinta per fornire le risposte di giustizia, di correttezza,
di equità e di onestà che la gente comune ancora si attende.
Sono convinto che un segnale
forte verso tale direzione ti possa far pronunciare con maggiore forza l’invito
a sostenere il Governo, ivi compreso l’invito a votare a favore in occasione
del prossimo Referendum Costituzionale.
Nip
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