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venerdì 18 novembre 2016

La verità sul Referendum

REFERENDUM: Il terrorismo della menzogna.

Chiunque voglia approfondire personalmente la proposta di modifica della Costituzione, NON troverà una sola parola che attribuisca un minimo di incremento del potere del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Governo, per cui quando si sente qualcuno parlare del rischio di  DERIVA AUTORITARIA, si sta ascoltando solamente una menzogna fatta circolare per allarmare gli elettori. Ricordiamoci che durante il confronto tra Zagrebeski e Renzi, quest’ultimo ha chiesto più volte al ‘costituzionalista’ di citare l’articolo della riforma che dovrebbe favorire tale ‘deriva’, ma non è arrivata alcuna risposta!
È una menzogna anche la ‘teoria’ di stravolgimento della nostra Costituzione, poiché si sostiene che vengono ‘cambiati’ 47 Articoli. La verità è che, a parte le modifiche riguardanti l’art. 70 e qualche altro, che disegnano il nuovo Parlamento, ci sono tantissimi articoli che vengono ‘ritoccati’ per adeguare il nuovo testo al cambiamento sostanziale riguardante la formazione delle Leggi o miglioramenti delle garanzie. Un esempio:  gli Articoli 48-67-69-73-74-78-79-80-81-86-87-88-94-96-97-114-118-122-132 hanno richiesto la modifica in quanto, laddove nel testo originale si parla di Parlamento o di Senato, si è reso necessario specificare ‘Camera dei Deputati’, oppure eliminare dal nuovo testo la parola ‘Province’ per sancirne la cancellazione. Poi ci sono articoli che non si possono non condividere in quanto sanciscono il riferimento al Regolamento della Camera o fissano garanzie riguardanti i diritti delle minoranze o l’obbligo dei membri del governo di ‘assistenza’ alle sedute della Camera dei Deputati (Artt. 60-63-64), o la soppressione del CNEL (Art. 99) o disciplinare i pareri del Senato (Art. 126) o fissare il limite agli emolumenti dei consiglieri regionali (Art. 122).
ATTENZIONE, pertanto, alle tante spudorate menzogne. La tattica è quella di allarmare l’elettore e fargli TEMERE un cambiamento che può solo MIGLIORARE l’efficienza dello Stato e promuovere il processo di riduzione dei costi della politica che, se non avviati con l’occasione che ci viene offerta, difficilmente saranno riproposti a breve scadenza.
Nip

Cari amici del no, mi dispiace dirvelo, ma Renzi ha già vinto!
  I sondaggi parlano di una tendenza che dovrebbe sancire il prevalere del no. Io non ci credo, anche perché comprendo la ritrosia della gente a manifestare la volontà di esprimere il si, considerate le elevate possibilità di sentirsi offesi e derisi dalla marea di coloro che sembrano conoscere una sola ragione: quella di ‘mandare a casa Renzi’. Ma se malauguratamente dovesse prevalere il no, cosa alla quale io non voglio assolutamente credere, sarebbe una sconfitta per il Presidente del Consiglio? Assolutamente no! Anzi, ritengo che il successo sia garantito anche con la percentuale che viene ultimamente prevista per il SI che  si attesta intorno al 47%.  (Ciò vuol dire che, secondo i parametri degli stessi esperti i quali ammettono una ipotetica oscillazione del 4%, potrebbe facilmente raggiungere il 51% e quindi al di sopra di quel 50.1% necessario alla vittoria).
Ma torniamo all’ipotesi di una ‘sconfitta’ del SI con il 47%. Gli schieramenti politici che si stanno affannando a propagandare il no (diffondendo anche una marea di menzogne che potrebbero essere comprese dagli elettori nelle prossime settimane) rappresentano una maggioranza schiacciante che si aggira complessivamente intorno al 70%. Ciò vuol dire che una grandissima fetta di elettori (circa il 30%) di coloro che dovrebbero appartenere al bacino di voti vantato dalle opposizioni, hanno già capito che è un errore seguire i suggerimenti dei sostenitori del no. Questa, cari ‘signori del no’, è una sconfitta sonora e difficilmente giustificabile in caso di sconfitta del SI per pochi decimali.
Quindi, Renzi ha già vinto! Figuriamoci se il Presidente del Consiglio, come sta egregiamente facendo, riuscirà a convincere qualche altro indeciso, anche alla luce degli ultimi dati riguardanti la ripresa economica! Altro che sconfitta.
Pertanto se dovesse vincere il no, Renzi vince comunque. Se dovesse vincere il SI, vincono gli Italiani che scelgono il cambiamento che darà nuova energia alla nostro Paese!
Nip




LA REALTA’
LE MENZOGNE

- Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri. Art. 92 della Costituzione, che rimane invariato. La fiducia al Governo viene votata dalla Camera dei Deputati


-Le altre leggi sono approvate dalla Camera dei deputati. Ogni disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati è immediatamente trasmesso al Senato della Repubblica che, entro dieci giorni, su richiesta di un terzo dei suoi componenti, può disporre di esaminarlo. Nei trenta giorni successivi il Senato della Repubblica può deliberare proposte di modificazione del testo, sulle quali la Camera dei deputati si pronuncia in via definitiva. Qualora il Senato della Repubblica non disponga di procedere all'esame o sia inutilmente decorso il termine per deliberare, ovvero quando la Camera dei deputati si sia pronunciata in via definitiva, la legge può essere promulgata. - Art. 70 della Riforma  (la parte che riguarda la Camera dei Deputati – tutto il resto dell’Articolo disciplina le attribuzioni del nuovo Senato e)

-Gli Artt. Della nostra Costituzione 48-67-69-73-74-78-79-80-81-87-88-94-96-97-114-118-122-132 sono modificati per sostituire le parole ‘Parlamento’ o Senato’ con ‘Camera dei Deputati, o per cancellare la parola ‘Province’;

-Si sopprime il CNEL, si fissa un limite agli emolumenti dei consiglieri regionali, si tagliano 215 poltrone di Senatori, si elimina il finanziamento ai gruppi parlamentari, si cancellano definitivamente le Province…

-i consigli regionali eleggeranno i consiglieri regionali-senatori “in conformità alle scelte espresse dagli elettori” in occasione del rinnovo dei Consigli regionali





-Questo  Presidente non è stato eletto!
-La Riforma consegna il potere ad un uomo     
  solo!
-Rischiamo la deriva autoritaria!




-Non si capisce niente!
-Un testo così complicato complica le procedure
 e  scatenerà una serie infinita di  conflitti!
-Il Senato bloccherà i lavori della Camera!
-Sarà tutto più complicato di prima!

















-Vogliono stravolgere la nostra Costituzione!
-Vogliono modificare un terzo degli Articoli!





-Non si risparmia nulla!
-Le spese rimarranno!
-Il Senato non viene eliminato ed avrà il potere di bloccare le Leggi!


-Vogliono togliere il diritto di voto ai Cittadini!



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