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lunedì 12 dicembre 2016

Le promesse dei signori del no

Se non ricordo male, i signori del no dicevano che subito dopo il 4 dicembre sarebbero cambiate le condizioni degli Italiani.
Liquidato Renzi, si sarebbero miracolosamente risolti tutti i problemi.
Come?, se nessuno vuole assumersi la responsabilità di assicurare un governo per affrontare urgenti questioni interne ed internazionali? (non dimentichiamoci che le popolazioni terremotate attendono importanti provvedimenti della massima urgenza).
Di responsabilità di governo, neanche a parlarne; di sostegno per risolvere le più urgenti questioni, men che meno. Si era parlato di legge elettorale per risolvere il problema dell’ingovernabilità, ma ora non si vuole attendere neanche un minuto. Si sa che l’attuale legge è impraticabile, ma si dice di voler votare subito per rispettare la volontà degli elettori (senza tenere conto dei rischi di una probabile stagnazione dell’azione del parlamento).
Vorrei vedere quale situazione si sarebbe creata, in mancanza di chi si assume l’onere di assicurare un governo al Paese, pur conoscendo i rischi che si corrono esponendosi alle critiche di chi non è capace di agire, ma si limita a sbraitare.
Chissà se qualcuno riuscirà a riflettere sugli avvenimenti di questi giorni e valutarli alla luce di quanto promesso da chi diceva che votando no sarebbero state cambiate le sorti dell’Italia!
Dovremmo ricordarcele quelle vane promesse, senza escludere quella della possibilità di  attuare entro sei mesi la Riforma Costituzionale perfetta!


Nip


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