Il discorso di Zelensky al Parlamento Italiano sta suscitando un'ondata di reazioni, molte delle quali condannano chi solidarizza con l'invio di armi di difesa agli Ucraini. C'è chi pronuncia gravissime accuse contro il presidente-oratore che dovrebbe arrendersi per evitare il rischio dell'escalation militare.
A questo punto è bene fare un paio di precisazioni. Militari e volontari che fronteggiano i Russi stanno reagendo a un'aggressione vile, ingiusta, crudele e contraria ad ogni principio di convivenza pacifica. Gli aiuti forniti agli Ucraini servono a neutralizzare missili e carri amati che radono al suolo intere città e fanno stragi di civili inermi, tra cui molti bambini. La stragrande maggioranza degli aiuti sono umanitari, ma parte di essi vengono distrutti dai crudeli invasori che sequestrano o danneggiano anche i pullman che tentano di andare a prelevare anziani e bambini in cerca di rifugio.
La resistenza è solo merito degli uomini di Zelensky, i quali lottano da eroi per RESPINGERE i violenti e spietati aggressori inviati da un folle che non ha fatto bene i conti con l'orgoglio umano e con il vitale bisogno di libertà.
Sappiamo che il principio di libertà dovrebbe ispirare ogni regola umana ed escludere la forza per tutelare la convivenza, ma in ogni paese civile, se un malato di mente rischia di fare una strage si interviene con eccezionali misure "violente". Da noi si chiama T.S.O.
Nip

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