Le terapie praticate contro l’epilessia prevedono l’attuazione di una tecnica che modifica geneticamente i neuroni, al fine produrre le opsine, proteine capaci di contrastare l’attivazione dei neuroni responsabili dell’alterazione delle normali funzioni del cervello e della conseguente comparsa dell’epilessia.
Tale metodo, che attiva le proteine stimolate dalla luce, richiede l’inserimento di fibre ottiche nel cervello.
Per evitale tale intervento, che risulta invasivo e rischioso, un gruppo di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia, sta sperimentando un metodo capace di riprodurre nel cervello il processo che imita l’attivazione della luminescenza delle lucciole.
Nip
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