Le operazioni di soccorso della
“Norman Atlantic” sono state coordinate dal Capitano Argilio Giacomazzi che ha
abbandonato la nave per ultimo. Come tutti gli altri passeggeri salvati, il comandante
portava i segni dell’immane fatica e delle indescrivibili emozioni provate
durante le lunghe ore dell’emergenza. Chissà se è stato sfiorato dalla
tentazione di mimetizzarsi tra i passeggeri per imbarcarsi sulla prima scialuppa,
visto l’elevato rischio di un disastro di ampie proporzioni. Lui, però, è
rimasto fino alla fine fedele ai suoi principi o, per dirla con parole
simili a quelle che Massimo Gramellini
ha scritto su La Stampa, rispettoso del suo dovere. Per la verità, parlando
anche degli impiegati che lavorano onestamente e resistono al tentativo della
corruzione, il giornalista ha giustamente affermato che il capitano Giacomazzi
ha solo compiuto il proprio dovere e quindi “non ha fatto nulla di
straordinario”. Forse è anche per questo che difficilmente il Comandante della
Norman Atlantic riceverà incarichi per
tenere lezioni agli studenti universitari.
Nip
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