Ascoltando le aspre critiche
pronunciate contro il canone RAI in bolletta, ho voluto approfondire la
questione, pur essendo da sempre un fedele contribuente. Mi sono, pertanto, collegato al sito RAI per leggere le
istruzioni che mi sono sembrate chiare ed inequivocabili.
Da quanto ho avuto modo di
verificare, non può avere nulla da temere chi possiede più case, anche se
servite da differenti utenze. Non mi sembra nemmeno una cattiva idea quella di
eliminare inutili notifiche di bollette, così come io non considero un’offesa
la riduzione di 13 euro all’anno.
Allora mi sono chiesto come mai
tanto rumore per un provvedimento che a me è sembrato piuttosto sensato.
Poi ho scoperto che la
percentuale degli evasori del canone RAI potrebbe avvicinarsi al 50% (secondo un
sondaggio dell’Associazione Contribuenti relativo al 2013– dato che potrebbe
essere eccessivo) e quindi ho capito che qualche politico cerca di accattivarsi
delle simpatie, anche se sposa una causa persa in partenza.
Io penso, invece, che se una
buona percentuale di evasori viene “redenta” grazie ad una trovata originale ed
altrettanto ovvia, le sirene che cercano di adescare i furbetti del canone
potrebbero ben presto esse stesse schiantarsi sugli scogli.
Nip
Mi verrebbe da dirle che ha semplificato un po' troppo il problema: si rende conto, immagino, che una utenza elettrica non corrisponde necessariamente ad un'utenza radiotelevisiva di quelle tenute a pagare il canone. Siccome di certo non si può pretendere che ogni fornitore del mercato libero dell'energia abbia i dati catastali e di reddito dei sui clienti è evidente che sta ad ognuno respingere il sovraccarico per il canone nelle bollette delle seconde case, ma non solo: lei saprà anche che ci sono delle categorie di persone esentate dal canone, e che ora dovranno premurarsi di farsela stornare. In poche parole l'applicazione di una tassa attraverso la fornitura energetica da un soggetto privato è un "mostro giuridico" che ci è stato venduto come una occasione per "pagare tutti e pagare meno": il ministero delle Finanze (non Paolino Paperino) ci ha spiegato che trovando il modo di allargare la base a tutti, il canone sarebbe potuto passare a 60€.
RispondiEliminaPotrà sembrare strano che qualcuno si arrabbi per il fatto di dover accettare un mostro giuridico, di vedere arrecare un disagio a persone anziane e/o disabili (gli storni di cui sopra) per vedere che la contropartita è un incremento dell'imposta di quasi il 70% rispetto al valore definito equo dal Ministero, ma non è necessario appartenere alla categoria evasori o a quella dei politici in cerca di consenso per provare un senso di fastidio.
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaChiarisco innanzitutto di aver eliminato un commento perché duplicato. In merito al mio post, confermo la semplicità della questione: l'operatore/fornitore di energia elettrica può includere la rateizzazione del canone SOLO SE IL CONTRATTO PREVEDE LA TARIFFA AGEVOLATA per cliente RESIDENTE.
RispondiElimina...e sorvoliamo allegramente su tutti gli altri punti sollevati, non ultimo l'importo di una imposta che -alla luce dell'allargamento della base- genererà un gettito aumentato di circa il 70%. Prendo atto
Elimina