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lunedì 29 ottobre 2018

Ora "solare"


Riportare le lancette dell'orologio indietro di un'ora ha provocato meno scompensi di quelli prodotti nel giorno di inizio dell'ora legale, ma il nostro organismo ne ha risentito comunque. La sensazione di sentirsi un po' sfasati, infatti, è inevitabile e scaturisce dalla memoria che i nostri geni conservano del ritmo circadiano (il ciclo di 24 ore stampato sul nostro DNA da millenni di abitudini all'alternanza di giorno e notte). È una sensazione simile a quella provata da chi viaggia raggiungendo una località con differente fuso orario. Il meccanismo perfetto del nostro orologio biologico ha un senso, considerato che i ritmi vengono regolati dall'oscillazione di proteine che vengono prodotte dal nostro organismo in quantità che variano nelle 24 ore. Una di queste è la melatonina che aumenta durante la notte per l'assenza della luce e perciò favorisce il sonno, mentre diminuisce di giorno producendo l'effetto opposto. Considerato che il corretto funzionamento del nostro orologio interno può garantirci il benessere psico-fisico, non si comprende la tendenza sempre più esagerata di giovani e meno giovani a rincasare a notte fonda per poi tentare di dormire durante il giorno.
Nip

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