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martedì 4 settembre 2018

Finite le lacerazioni?



Erano  già stati espressi giudizi sull’opportunità che Renzi facesse un ’passo di lato’, considerato che gli era stata attribuita la responsabilità del fallimento del Referendum che se ‘spacchettato’ avrebbe assicurato all’Italia un vero rinnovamento. L’atteggiamento di sfida che l’ex premier aveva mantenuto anche dopo gli effetti disastrosi della sconfitta, avevano ottenebrato anche le più gravi conseguenze negative dei suoi oppositori che promettevano con leggerezza la presentazione di nuove proposte referendarie che sarebbero state approntate “entro tre mesi” (sono già trascorsi quasi due anni). Molti autori del “fuoco amico” hanno continuato a sfruttare l’onda dell’antirenzismo per giustificare le lacerazioni che hanno solo favorito il ritorno delle ‘destre’. Ma sappiamo dove porta la strategia della lacerazione.
Ora Renzi ha dichiarato apertamente la sua rinuncia alla candidatura, prendendo una saggia decisione che sgombra l’orizzonte da molte nubi. La palla passa agli altri ed il gioco metterà in evidenza tutte le contraddizioni dei signori del NO che non avranno più lo schermo dietro il quale nascondersi. Chissà se questo servirà a debellare il vecchio male della sinistra che l’ha portata a disperdersi in sempre più sottili rivoli che si inaridiscono sotto il più debole sole?

Nip


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