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venerdì 9 novembre 2018

La scoperta delle "pulsar"


Quando nel 1967 Jocelyn Bell scoprì la prima 'pulsar' (stella di neutroni che emette segnali radio ad intermittenza regolare) era una giovane studentessa di Cambridge, allieva del prof. Antony Hewish al quale poi andò il Nobel per la fisica. La studiosa non manifestò alcun risentimento, ma solo soddisfazione per il successo della propria scoperta. Successivamente il mondo scientifico le riconobbe gli eccezionali meriti assegnandole diversi premi, ultimo dei quali lo «Special Breakthrough Prize» che vale tre milioni di dollari (l'equivalente di tre Nobel). Lei decide di devolvere l’importo del premio all’Institute of Physics di Londra per finanziare borse di dottorato di ricerca destinate a giovani che dimostrano di possedere talento ma non hanno disponibilità economiche. Una tale notizia dovrebbe dominare a caratteri cubitali le prime pagine dei giornali ed oscurare tutte le nefandezze che  quotidianamente ci avvelenano l'umore.
Nip

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