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venerdì 16 novembre 2018

Uragani e riscaldamento globale


Sempre meno dubbi sui drammatici effetti del riscaldamento della nostra atmosfera. Dopo gli studi che hanno accertato un aumento del 10% delle precipitazioni dovuto all'incremento della temperatura dei nostri mari, arriva ora lo studio di due ricercatori californiani del Lawrence Berkeley National Laboratory che temono ulteriori effetti negativi sulla violenza degli uragani. Uno dei più potenti degli ultimi anni, l'uragano Sandy che ha colpito l'America centrale e la costa orientale degli USA nel 2012, ha raggiunto picchi massimi di velocità dei venti di 185 chilometri orari. Secondo lo studio, tali velocità potrebbero crescere anche del 30% e sfiorare i 230km/h. La prospettiva non è affatto rosea e richiederebbe una presa di coscienza da parte delle grandi masse, in modo da indurre alla riflessione approfondita coloro che hanno in mano le leve decisionali della politica.
NiP

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