Ogni stato appartenente
all'Unione Europea è destinato a gestire autonomamente la decisione sull'ora
'legale'. Ciò potrà sicuramente determinare l'adozione di scelte differenti tra
i vari paesi, considerato che non tutti si pongono il problema del risparmio
scaturente dal maggior numero di ore di luce. I Paesi del Nord Europa, ad esempio, non hanno alcun
interesse, considerato che in estate sono illuminati dal sole per moltissime
ore. L'eccessiva foga del dibattito, però, non è affatto giustificata, in quanto viaggiatori che scelgono di
visitare un paese che attualmente ha l'orario coincidente al nostro, in futuro
si troverebbero a dover regolare l'orologio come se si trattasse di un fuso
orario diverso. Per l'Italia, invece, converrebbe adottare l'ora legale
continuativa che farebbe risparmiare un bel po' di energia anche d'inverno ed
eviterebbe gli scompensi dei nostri ritmi circadiani
costretti a rimodularsi ogni sei mesi.
Nip
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