È ormai noto che l'effetto "placebo" scaturisce dal convincimento che una sostanza può alleviare la sofferenza anche se non contiene alcuna componente medicamentosa. È il nostro cervello che diffonde gli stimoli capaci di lenire il patimento o di far superare la crisi. Uno studio condotto dal Prof. Jian Kong del Massachusetts General Hospital ha dimostrato che l'effetto opposto, cioè il "nocebo", può essere prodotto se il cervello teme effetti deleteri derivanti dall'assunzione di una sostanza. Il nostro convincimento, pertanto, è determinante. Sarebbe molto utile riflettere su tali fenomeni che possono spiegare alcune delle nostre "debolezze". Ci guadagnerebbe la nostra salute.
Nip
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