Dire di aver provato profonde e toccanti emozioni durante la manifestazione svoltasi ieri sera presso il Club Progressista di Belpasso è sicuramente riduttivo.
Le numerose testimonianze susseguitesi durante la celebrazione dei 110 anni dalla nascita dell'inventore del famoso torroncino, hanno rinsaldato il convincimento che accomuna coloro che hanno avuto il privilegio di conoscere il Cavaliere Francesco Condorelli: un essere dotato di eccezionali qualità umane, morali, creative e imprenditoriali.
Io sono stato testimone
di un suo singolare esempio di signorilità e raffinatezza.
Dirigevo il Circolo didattico di Valdagno II con sede a pochi passi dalla
Marzotto, a Maglio di Sopra (Vicenza). In occasione del gemellaggio attuato
nella primavera del 1989 con il Circolo Didattico di Belpasso, avevo chiesto al
Cavaliere di consentire al gruppo scolastico la visita dell'Azienda Condorelli.
Il giorno del nostro arrivo l'imprenditore, anche se evidentemente oberato dagli impegni, ci accolse con cortesia e stava per affidarci ad un suo collaboratore.
Lo pregai di pazientare per qualche minuto, al fine di potergli presentare il frutto della ricerca effettuata dagli alunni della Scuola di Vadagno: una cartina dell'Italia sulla quale erano state piazzate le bandierine indicanti le località nelle quali i ragazzi avevano individuato la presenza di punti vendita dei Torroncini Condorelli.
Il Cavaliere si emozionò. Annullò telefonicamente i suoi impegni. Si mise alla guida del gruppo e ci fece da "cicerone" per tutta la durata della visita ad ogni angolo della complessa linea produttiva.
A conclusione del percorso c'erano alcuni suoi collaboratori incaricati di distribuire individualmente le buste stracolme di dolciumi. Prima di salutarci volle conoscere il giorno del nostro ritorno in Veneto. Invitò a colazione il folto gruppo scolastico per la vigilia della partenza e ci fece trovare i Grandi Saloni elegantemente addobbati, con al centro i tavoli posizionati a "ferro di cavallo" e disseminati di ogni dolce bontà.
Alunni e genitori Veneti devono aver destato la sorpresa dei loro concittadini ai quali avevano raccontato l'esperienza, tanto che per qualche mese mi capitò di seguire i commenti della radio locale che intervistava i "testimoni" del gran cuore e della "signorilità" del Cavaliere Francesco Condorelli.
Nip
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