Sia il computer
tradizionale che il moderno “elaboratore quantistico”, utilizzano il sistema di
calcolo binario (0-1-0-1…).
È ormai provato, però, che gli atomi del secondo possono
elaborare i dati attivando il sistema con ben 8 variabili anziché due.
L’utilizzazione di più stati consente,
infatti, di potenziare le connessioni, e ciò incrementerà notevolmente l’efficacia
delle prestazioni dei nuovi calcolatori. Lo sostiene Martin Ringbauer, docente
dell’Università di Innsbruck, il quale ha pubblicato sulla rivista scientifica Nature
Physics un resoconto che descrive dettagliatamente il nuovo sistema messo a
punto dai ricercatori dell’Università austriaca.
Nip
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