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martedì 20 gennaio 2015

Code noiose


La “teoria delle code” è stata elaborata agli albori del secolo scorso da un matematico danese incaricato di risolvere il problema delle attese che si verificavano nell’accesso alle chiamate telefoniche, un tempo smistate manualmente. L’applicazione del metodo matematico ai flussi di persone, merci, veicoli e dati della società moderna ha dimostrato che la riduzione dei tempi di attesa è possibile solo se lo smaltimento ordinato della “coda” consente di ripartire equamente i ritardi, gli intoppi e gli imprevisti che si possono verificare nei diversi “sportelli” o “varchi d’uscita” . Con modalità diverse, il metodo ha cominciato a trovare applicazione in molti settori (uffici vari, farmacie, enti), ma pare si pensi anche ai punti vendita con un certo numero di casse di pagamento. Forse un giorno vedremo al supermercato un unico incolonnamento di clienti che, a turno, defluiscono verso le casse libere, ma dubito che a livello psicologico si possa percepire l’eventuale “snellimento” dell’attesa che rimarrebbe comunque inevitabile e “noiosa”, soprattutto per coloro che avranno sempre meno possibilità di “intrufolarsi”.
Nip

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