Si chiama “pompa molecolare” ed
ha dimensioni microscopiche (milionesimi di millimetri), si alimenta con la
luce e dimostra potenzialità inimmaginabili (avvio automatico, funzionamento
simile a quello dei motori a 4 tempi, superveloce – 60 mila movimenti al minuto
–). È un prodotto progettato e realizzato
prevalentemente da studiosi dell’Università di Bologna e risulta di gran lunga
più pratico e potente, rispetto a simili “prototipi” realizzati nel reso del
mondo. Per ora lo strano “veicolo” promette prestazioni limitate al pompaggio
di sostanze medicamentose all’interno delle cellule, ed in tale ambito potrebbe
potenziare gli effetti benefici delle terapie farmacologiche. Sembra, però, che
il “congegno” sia destinato a produrre straordinari effetti anche a livello
energetico, considerata la probabile utilizzazione per la trasformazione
dell’energia solare in energia chimica. L’invenzione sta premiando gli sforzi
dei nostri studiosi che onorano il nome dell’Italia, ma potrebbe innescare altri
processi innovativi destinati a valorizzare ulteriormente le energie
rinnovabili.
Nip
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