Confermata l’ipotesi del grande
Einstein dagli scienziati che hanno intercettato la presenza delle onde gravitazionali che si
propagano in caso di variazioni fisiche di grandi masse esistenti nello
spazio-tempo. Non si tratta di onde
simili a quelle radio, ma di variazioni (deformazioni) della struttura dello
spazio che fluttua come l’acqua di uno stagno colpito da un oggetto o come un
lenzuolo teso sul quale si fa “rotolare” un oggetto sferico.
La scienza, pertanto, conquista uno straordinario strumento conoscitivo che può aprire nuovi scenari per la ricerca cosmologica. Ma cosa cambia in merito ai viaggi intergalattici (non essendo assolutamente il caso di fare riferimento a quelli interplanetari)? Praticamente niente!
La modifica della struttura dello spazio (accorciamento-allungamento) provocata dalla fusione di due enormi buchi neri, la cui massa totale era 65 volte più grande del nostro sole, è assolutamente trascurabile (lo spessore di un capello rispetto alla distanza tra il sole e la terra).
Nessuna scorciatoia o tunnel segreto da poter percorrere per raggiungere altre galassie. La fantascienza, che ha immaginato gli spostamenti interstellari, potrà trovare nuovi stimoli e magari proporre altri viaggi fantascientifici, ma nella realtà non cambierà proprio nulla!
Fatta eccezione per l’invio di sonde spaziali sempre utili per le indagini mirate ad arricchire la conoscenza del nostro sistema solare, pertanto, ulteriori viaggi di astronauti non apporterebbero sostanziali novità alle conoscenze scientifiche.
Nip
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