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martedì 15 marzo 2016

Renzi sta sbagliando tutto?

Ascoltando il discorso di Bersani, ospite stasera a Dimartedì, ho avuto l’impressione di sentire i più aspri commenti di esponenti degli schieramenti di opposizione. Tra risatine e battute sarcastiche, il caro Pier Luigi ha chiaramente detto che il governo Renzi (che dovrebbe essere anche il suo governo) non ne sta azzeccando nemmeno una!
Io non credo che sia questo il modo di proporre una critica “costruttiva”, anche perché sull’efficacia di molte riforme già attuate dal governo in carica ci sono favorevoli pareri di autorevoli esperti internazionali, di economisti ed anche di apprezzati politici di altre Nazioni.
Non parliamo, poi, della critica sul voto di fiducia, che costituisce un rischio proprio perché i numeri al senato sono risicati (forse anche per responsabilità dello stesso Bersani che, con la sua flemma proverbiale, è stato capace di giocarsi in pochi mesi un bel margine di vantaggio alle ultime elezioni).

E dire che alle precedenti primarie lo avevo votato, come hanno fatto molti altri (ora io dico sbagliando).
Anche se non condivido tutte le scelte di Renzi, ritengo che il suo governo stia conducendo un’azione piuttosto energica, capace di contribuire alla graduale modernizzazione del Paese, ivi compresa la scommessa sulla nuova legge elettorale che attende la convalida referendaria. Anche su questo Bersani ha espresso critiche, come a voler dire che la legge elettorale va cambiata (sappiamo che un’ eventuale modifica comporterebbe il rischio di vanificare ogni tentativo finora attuato).

L’alternativa sarebbe quella di garantire il premio elettorale a tutti i partiti della coalizione, anziché  al partito più votato, ma questo continuerebbe a dare voce in capitolo ai partitini della coalizione vincente, che riacquisterebbero il potere di veto (o di ricatto politico).

Grazie, NO!

Io mi auguro che la Legge di  riforma costituzionale ottenga i voti favorevoli al referendum, anche per evitare che chi lascia un partito tradendo la più elementare regola democratica che riconosce alla maggioranza il diritto di “governo”, possa facilmente continuare a dettare regole e misconoscere il dovere di coerenza e di lealtà al volere dei “più”.


Nip

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