Ho preferito evitare commenti
prima del referendum, pur essendo orientato ad astenermi. Avevo ascoltato le
ragioni di coloro che decisamente dichiaravano di essere favorevoli al SI e,
pur comprendendone le genuine motivazioni, ero rimasto del mio parere per i molti
dubbi suscitati in me dalla subdola impostazione della propaganda a favore del
SI, non ultima l’espressione “no alle trivelle” in totale assenza del rischio
di nuove trivellazioni, o “petrolio scaduto” quando si sa che la gran parte dei pozzi attivi estraggono gas. Mi
sentivo, però, di dover osservare un grande rispetto nei confronti dei
moltissimi personaggi famosi, Enti e Associazioni che si occupano della difesa
e salvaguardia dell’ambiente.
Dopo il mancato raggiungimento “del
quorum”, ho sentito commenti che, a mio
giudizio, hanno attribuito allo “schieramento” del SI una posizione a dir poco
assurda. Brunetta, ad esempio, ha dichiarato che ad ottobre basterà che la
stessa percentuale di elettori che hanno votato SI lo scorso 17 aprile, votino
NO al referendum costituzionale, ed il gioco è fatto, considerato che il prossimo
voto sarà valido con qualsiasi percentuale di partecipanti.
Ma come fa Brunetta ad essere
sicuro che tutti gli elettori favorevoli al SI ad ottobre voteranno NO? E come
fa a sapere che chi questa volta ha deciso di astenersi, ad ottobre non sarà
presente al seggio sin dalle prime ore del mattino?
No, caro Brunetta! Non è così
semplice la conclusione. Anzi, non mi capacito come uno “studioso” che ha anche
avuto incarichi politici di grande rilievo possa fare ragionamenti così
puerili. In ogni caso, vedremo. Anzi, se le cose andranno proprio al contrario
di come la vede Brunetta, ne vedremo delle belle!
Nip
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