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mercoledì 20 aprile 2016

Da un referendum all'altro

Ho preferito evitare commenti prima del referendum, pur essendo orientato ad astenermi. Avevo ascoltato le ragioni di coloro che decisamente dichiaravano di essere favorevoli al SI e, pur comprendendone le genuine motivazioni, ero rimasto del mio parere per i molti dubbi suscitati in me dalla subdola impostazione della propaganda a favore del SI, non ultima l’espressione “no alle trivelle” in totale assenza del rischio di nuove trivellazioni, o “petrolio scaduto” quando si sa che la gran  parte dei pozzi attivi estraggono gas. Mi sentivo, però, di dover osservare un grande rispetto nei confronti dei moltissimi personaggi famosi, Enti e Associazioni che si occupano della difesa e salvaguardia dell’ambiente.
Dopo il mancato raggiungimento “del quorum”,  ho sentito commenti che, a mio giudizio, hanno attribuito allo “schieramento” del SI una posizione a dir poco assurda. Brunetta, ad esempio, ha dichiarato che ad ottobre basterà che la stessa percentuale di elettori che hanno votato SI lo scorso 17 aprile, votino NO al referendum costituzionale, ed il gioco è fatto, considerato che il prossimo voto sarà valido con qualsiasi percentuale di partecipanti.
Ma come fa Brunetta ad essere sicuro che tutti gli elettori favorevoli al SI ad ottobre voteranno NO? E come fa a sapere che chi questa volta ha deciso di astenersi, ad ottobre non sarà presente al seggio sin dalle prime ore del mattino?
No, caro Brunetta! Non è così semplice la conclusione. Anzi, non mi capacito come uno “studioso” che ha anche avuto incarichi politici di grande rilievo possa fare ragionamenti così puerili. In ogni caso, vedremo. Anzi, se le cose andranno proprio al contrario di come la vede Brunetta, ne vedremo delle belle!


Nip

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