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mercoledì 27 aprile 2016

Due paroline a Rania Yassan ,la "giornalista" che ha offeso la memoria di Giulio Regeni

Egregia “giornalista”,
nessuno poteva immaginare che si potesse arrivare a tanto, né che si potessero usare quei toni. Certo,  si può provare ad ipotizzare che la tua posizione ti obbliga a sostenere anche l’insostenibile, che il tuo sviscerato amore filogovernativo ti porta ad esprimere dichiarazioni pro-regime che riciclano la stessa frittata, proponendola in salse diverse, ma sempre dal sapore amaro e rivoltante. Si può tentare di immaginare l’esigenza di proporre campagne mediatiche fatte di messaggi che hanno il solo scopo di mostrare la “determinazione” del potere egiziano, per accattivarsi parte dell’opinione pubblica. Ma quei toni sprezzanti pronunciati contro una vittima del regime sono inammissibili e, soprattutto, insopportabili! Si capisce che avevi lo scopo di accattivarti le simpatie di qualche potente, mentre in questo momento tutto traballa laggiù, ma avere mostrato il tuo disprezzo nei confronti di un giovane studente selvaggiamente trucidato, è un peccato gravissimo. E tu vuoi mandare all’inferno la santa anima di Giulio? Penso che la porta principale dell’inferno si sia aperta proprio per te!


Nip

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