Giuliano Ferrara ne ha già dette
tante su Papa Francesco, ma ora ha superato ogni limite. Ha criticato
l’affermazione con la quale il pontefice ha sottolineato la mancanza di
attenzione verso il nostro vicino immigrato, che talvolta può essere calcolato
meno del gatto di casa. “Lasci stare
per cortesia gli animali di compagnia e di lavoro, ultimi umanisti
civilizzati in un paesaggio di rovine al centro del quale egli (il Papa) desidera
insediare la chiesa, bussando importuno alle porte del vicino", ha scritto
il giornalista ispirato chissà da quale intuizione folgorante! E no, caro Ferrara!
Non sappiamo se il Pontefice (o chi per lui) ha già risposto alla provocazione.
Probabilmente no, considerata la passione di Papa Francesco per le cause nobili
e per le cose veramente importanti. Ma due paroline si possono dire per
sottolineare la voglia di Ferrara di farsi notare a tutti i costi. C’è un
limite a tutto! Quest’ultimo errore, tra l’altro, è così grave da poter essere considerato
una bestemmia.
La saggezza, la bontà, l’umanità, l’altruismo, la nobiltà d’animo e l’amore per il creato del nostro Papa sono qualità che il mondo intero riconosce. Lasci perdere i Santi, Ferrara, e stia zitto ogni tanto!
La saggezza, la bontà, l’umanità, l’altruismo, la nobiltà d’animo e l’amore per il creato del nostro Papa sono qualità che il mondo intero riconosce. Lasci perdere i Santi, Ferrara, e stia zitto ogni tanto!
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