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sabato 27 agosto 2016

Mattarella complice degli scafisti?


Chi si rende responsabile di calunnia nei confronti del prossimo è perseguibile penalmente. Certamente, è necessario “dimostrare” la sussistenza del reato (mancanza di prove che dimostrino la veridicità di quanto affermato dal “calunniatore”).
Quando Salvini sostiene che il Capo dello Stato “…è complice degli scafisti” deve poter dimostrare la complicità di Mattarella nelle azioni messe in atto dai malfattori o, quantomeno, il tipo di favoreggiamento esercitato, anche indirettamente, nell’azione criminale materialmente attuata dagli scafisti. La mancata sussistenza di tali elementi può far scaturire la colpa del “calunniatore”, ovviamente dopo la presentazione della querela di parte.
Salvini continua a farla franca, ma solo per la somma bontà delle persone che offende. Per me meriterebbe una bella lezione, con richiesta di risarcimento dei danni morali, senza contare le conseguenze scaturenti dal reato di vilipendio del Capo dello Stato (Art. 278CP, pena da uno a cinque anni).

Nip

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