Dopo il voto del 4 marzo, espressione di una netta volontà
popolare, tutti abbiamo assistito a balletti e schermaglie che avevano fatto
pensare ad un inizio disastroso del cammino del nuovo governo. Io stesso ho
espresso delle perplessità sulle dichiarazioni di alcuni ministri, le cui
parole avevano suscitato forti reazioni.
Poi è arrivato il discorso del nuovo Presidente del
Consiglio.
Ha espresso contenuti che possono
essere solo approvati e che alimentano nuove speranze nei cittadini della
nostra martoriata Nazione. Naturalmente, sono delle dichiarazioni programmatiche
(quindi, al momento, solo parole), ma sono quelle che qualsiasi cittadino che
ha a cuore il destino dell’Italia vuole sentirsi dire.
Il discorso di Conte è stato così
convinto e deciso, che io, che ho votato per un partito che si trova
all’opposizione, sono tentato di tifare per il Presidente del Consiglio.
Se egli riuscirà a tradurre in pratica le sue parole,
ci dovrebbero guadagnare i cittadini onesti ed i più deboli, per cui mi auguro che
possa mantenere le sue promesse. Spero anche che chi si trova all’opposizione,
nel momento in cui saranno esaminati i provvedimenti annunciati, contribuisca
all’approvazione delle relative disposizioni che, come si dichiara, dovrebbero inasprire la lotta contro la
corruzione, contro gli evasori, contro le mafie, contro gli espedienti che
riescono a vanificare il cammino della Giustizia, contro la disoccupazione,
contro la povertà, il tutto a favore dell’affermazione del merito, della
riduzione delle influenze negative della politica sulle nomine dei vertici di
importanti Enti strategici, senza atteggiamenti di razzismo, di
discriminazione, di chiusura alle proposte delle minoranze, etc, etc. (Ho
ascoltato l’intero discorso ed ho sentito chiaramente tutto ciò).
Non ho capito come saranno
perseguiti gli elencati obiettivi, né (cosa fondamentale) con quali risorse, ma
voglio credere che egli abbia le idee chiare anche per riuscirvi, e, quindi,
confermo il mio tifo per lui. Arrivo a dire anche che, in caso di riuscita,
potrei anch’io essere tentato di passare dalla sua parte, anche se sono
fermamente convinto che la garanzia che offrono i tradizionali partici politici
che si reggono su strutture organizzate capillari, con organismi collegiali,
assemblee, congressi, etc., offrono maggiori garanzie di rappresentanza.
Se invece, alle prime difficoltà
(io credo che si presenteranno sin da subito quelle di bilancio), comincerò a
sentirmi dire che è tutta colpa delle cattive condizioni ereditate, o simili
banalità, allora ritengo che oltre alla mia personale incazzatura, il primo
ministro Conte si troverà a dover fare i conti con quella di molti milioni di
Italiani.
Nip
Dopo aver dichiarato con tanta enfasi di voler combattere la mafia, il Presidente Conte commette il primo scivolone sullo "sconosciuto congiunto di Mattarella". Non è un bel segnale, ma attendiamo ancora i segnali "forti" che ha promesso, sperando che faccia chiarezza su qualche convincimento dei grillini in merito all'argomento. Staremo a vedere...
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