Le ultime ricerche e le
simulazioni effettuate dalla NASA per stimare l'innalzamento del livello dei
mari a causa del riscaldamento globale sono leggermente più ottimistiche
rispetto alle precedenti che ipotizzavano un aumento superiore ai 90 centimetri
nei prossimi 80 anni. Tra gli elementi che hanno indotto i tecnici a proporre
la rettifica di circa il 30% in meno c'è il ricalcolo dello scioglimento dei
ghiacci dell'Antartide che apportano consistenti masse d'acqua, mentre quelli
del Polo Nord non determinano cambiamenti sul volume totale dei mari, in quanto
la liquefazione delle masse galleggianti non modifica il volume totale. Ciò
significa che possiamo gioire? Niente affatto, dato che l'innalzamento del
livello generale di quasi 70 centimetri provocherebbe effetti nefasti in alcune
aree del pianeta ove si raggiungerebbero picchi ben più elevati a causa della
dinamica delle correnti. Le ultime considerazioni rendono ancora più disgustose
le scimmiottature che certi potenti uomini politici rivolgono agli
ambientalisti.
Nip
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